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Come ogni anno la grandine colpisce duramente causando danni sempre più ingenti anche ai veicoli. Ma siamo ben assicurati? La nostra polizza garantisce un’idonea copertura e la tranquillità di essere totalmente indennizzati?
Se hai subito un danno e hai dubbi sull’indennizzo o hai bisogno di informazioni o assistenza puoi telefonarci allo 06 948 070 41 o compilare il modulo di contatto dello sportello online.
I consigli del Movimento Consumatori per tutelarsi
Innanzitutto dobbiamo fare attenzione alle franchigie (la somma fissa o la percentuale di danno che rimane a carico dell’assicurato) e ai massimali (il limite massimo di indennizzo).
La franchigia può essere discussa con l’assicuratore al momento della stipula della polizza scegliendone una più bassa. I massimali sono invece spesso fonte di equivoco con la compagnia in quanto le polizze pongono come limite di indennizzo non il valore assicurato ma il valore al momento dell’evento atmosferico che è sicuramente inferiore rispetto a quello indicato in polizza.
Attenzione anche alla voce degrado o deprezzamento ossia un ulteriore decurtazione al nostro indennizzo e che si somma alla franchigia. Tale importo si calcola detraendo dall’importo dei ricambi la stessa svalutazione (in percentuale) che ha subito il nostro veicolo dal giorno di acquisto al giorno in cui si è verificato l’evento. Altre volte, le condizioni di polizza prevendono delle percentuali di degrado sui ricambi prestabilite in base ai mesi di vita del veicolo e schematizzate solitamente per fascia d’età in tabelle. Da tenere, dunque, in debita considerazione poiché il degrado può abbassare notevolmente l’importo dell’indennizzo che percepiremo dall’assicurazione.
Ulteriore criticità è inoltre legata all’inserimento in polizza di clausole che pongono ulteriori penali (ad esempio il raddoppio delle franchigie) o diminuiscono drasticamente il massimale qualora l’assicurato scelga di rivolgersi per la riparazione al proprio riparatore di fiducia e non a quello convenzionato con la compagnia. L’assicurato spesso viene informato dell’esistenza di tali clausole solo a riparazione avvenuta e solo leggendo attentamente tutte le centinaia di pagine delle condizioni generali. Tali clausole sono spesso vessatorie, e quindi nulle.
Infine, attenzione anche alla tecnica utilizzata per riparare i danni da grandine. Tutti noi quando ci assicuriamo contro tali eventi lo facciamo nella convinzione di essere indennizzati totalmente per una riparazione a regola d’arte del veicolo. Invece alcune polizze rimborsano solo la somma per il cosiddetto “levabolli”, una tecnica a freddo che non prevede la verniciatura del veicolo ma solo il sollevamento dei bolli, adatta ai danni lievi, e che potrebbe nascondere inconvenienti che emergeranno solo a distanza di tempo.