XII Congresso nazionale MC: proseguire nella difesa dei beni comuni e dei consumatori

Confermati Gustavo Ghidini presidente e Alessandro Mostaccio segretario generale.

Il 17 e il 18 settembre 2021 si è tenuto il XII Congresso nazionale del Movimento Consumatori che ha rinnovato gli organismi direttivi e definito gli indirizzi programmatici dell'associazione per il prossimo quadriennio.

“Questo congresso - ha spiegato Alessandro Mostaccio, confermato segretario generale MC - chiamato a determinare la strategia associativa per il 2021-2025, ha deciso di proseguire con forza sulla strada tracciata già dal precedente congresso politico del 2016 che ha portato la nostra associazione, a fronte dell’inarrestabile crescita di povertà e diseguaglianze che già allora risultavano enormi e insostenibili, a investire di più su attività a ‘monte’ degli atti di consumo, allargando i nostri orizzonti verso i diritti di eguale cittadinanza economica, dando sempre più forza nel contempo all’attività quotidiana di tutela del consumatore a tutto campo, con progetti di cambiamento economico, sociale e culturale. Abbiamo così incrementato l’attività di lobby legislativa e l’antagonismo giudiziario, soprattutto collettivo per la difesa dei diritti di cittadinanza economica delle persone e non solo la difesa dei loro diritti ‘contrattuali’ da consumatori. Il congresso 2021 conferma la necessità di proseguire ancora su questa strada con determinazione dato gli attuali livelli di diseguaglianza e povertà diffusa, disoccupazione e compromissione ambientale del nostro pianeta. Lavoreremo quindi  - ha continuato Mostaccio - ancora più a monte a sostegno del diritto alla salute per la ricostituzione del servizio sanitario nazionale e l’abrogazione del federalismo sanitario, alla lotta alle frodi fiscali delle grandi compagnie, al contrasto al dumping fiscale tra Paesi Ue, alle attività di antagonismo giudiziario contro le pratiche commerciali aggressive e scorrette, all’attività di lobby legislativa per orientare a favore dell’interesse dei consumatori le leggi e per riportare la produzione di beni in Italia, per contrastare un sistema ormai al collasso, esercitando fino in fondo il nostro ruolo di corpi intermedi, facendo contro cultura in maniera indipendente nelle scuole, senza tralasciare il lavoro a ‘valle’ per la tutela dei singoli diritti contrattuali delle persone che ogni giorno ci portano le loro “disavventure”, e di cui ci prendiamo cura giuridicamente, facendo sentire la loro voce e valere i loro diritti, perché non smetteremo mai di credere che ‘un altro mondo è possibile”.

Gustavo Ghidini, confermato presidente MC, si è soffermato sulla necessità di focalizzare l’attenzione su alcuni dati che mettono in luce lo stato nel quale versa l’attuale sistema capitalistico, dai quali partire per ricalibrare il “senso”’ dello stare insieme e dell'agire, per capire in che direzione andare e quali priorità segnare in agenda.

“In un epoca in cui c’è una tendenza del capitalismo moderno a presentarsi con un volto prosociale e proecologico, a dispensare a piene mani concetti come ‘sostenibilità’, che diventano quasi un mantra, e slogan spesso accompagnati da comportamenti che in realtà sfavoriscono lavoratori e consumatori, dobbiamo non farci ‘addormentare’ sulla difesa degli interessi sociali e individuali dei cittadini, specie dei meno abbienti in drammatica crescita. Dobbiamo rimanere svegli anche reagendo criticamente all’egemonia dell’informazione digitale delle grandi piattaforme che è, di regola, al servizio di interessi commerciali. Dobbiamo reagire a quel tipo di informazione che tende  ad inondarci di certezza rosee, di grandi occasioni ‘gratuite’, isolando gli individui e riducendo la società ad una moltiplicità di monadi. Dobbiamo aprire gli occhi alle persone facendogli capire che nulla è gratuito: abboccando all’amo delle app che non prevedono pagamenti, noi cediamo i nostri dati personali, le nostre preferenze, i nostri stili di vita, che vengono poi profilati per realizzare  pubblicità mirate rivendute alle imprese, alle agenzie, e infine, a noi consumatori che acquistiamo beni e servizi. Dobbiamo riprendere in mano i fili della difesa sociale collettiva e ritessere un rapporto con i grandi sindacati storici, affinché si sviluppi un’azione a 'forze unite' tra lavoratori e consumatori, recuperando il senso di un conflitto di interessi che non deve condurre a distruzione, bensì ad una costruzione riformatrice per via dialettica, e nemmeno ad una preconcetta ostilità nei confronti del mondo delle imprese, ma che apra al dialogo sempre mantenendo indipendenza e senza farsi apertamente, o ancor peggio in maniera mascherata, collaboratori e testimonial delle aziende. Anche in questo sta da sempre l’identità di Movimento Consumatori".

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