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Oggi il tribunale di Torino, sezione imprese, ha accolto l’azione rappresentativa avviata dal Movimento Consumatori contro Opel Automobile GmbH e Groupe PSA Italia S.p.A, per la campagna di richiamo degli airbag Takata installati su diversi modelli Opel messi in commercio tra il 2003 e il 2018 (Astra H, Vectra C, Meriva B, Cascada A, Mokka A, Signum A e Zafira C).
Successivamente all’avvio dell’azione inibitoria da parte del Movimento Consumatori, le società del gruppo Stellantis hanno avviato una nuova campagna di richiamo con l’ordine di interrompere la guida (“stop drive”) per una parte di veicoli dotati dell’airbag Takata, che contiene un propellente (il Nitrato di Ammonio Fase Stabilizzata, “PSAN”) che manifesta la tendenza a bruciare in maniera incontrollata, troppo rapida e con un’eccessiva forza esplosiva e pirotecnica, con il rischio di lesioni gravi o morte conseguenti all’espulsione di frammenti generati dall’esplosione. A causa dell’airbag Takata si sono registrati in tutto il mondo, e anche in Italia, numerosi incidenti mortali. Il tribunale, accogliendo le domande del Movimento Consumatori – rappresentato dai legali Paolo Fiorio, Marco Gagliardi e Giulia Tosatto – ha riconosciuto la necessità di adottare misure cautelari urgenti a tutela delle decine di migliaia di consumatori proprietari di veicoli Opel dotati di airbag Takata. Il Collegio ha ritenuto inadeguate le informazioni ad oggi fornite e insufficienti le misure previste dalla nuova campagna di richiamo che ha riguardato solo una parte dei veicoli. PSA Italia e Opel dovranno inviare una comunicazione ai proprietari dei veicoli Opel per intimare l’interruzione immediata della guida, avvisandoli del diritto ad ottenere gratuitamente un’auto sostitutiva o un voucher per il car sharing entro 7 giorni dalla richiesta e fino alla sostituzione dell’airbag difettoso. Anche il traino gratuito del veicolo dall’abitazione al riparatore dovrà essere rimborsato dalle società del gruppo Stellantis.
“Una effettiva tutela della sicurezza dei consumatori - afferma Alessandro Mostaccio, presidente di Movimento Consumatori - è stata ottenuta solo grazie all’iniziativa dell’associazione in un contesto connotato da una perdurante inerzia da parte dell’autorità di vigilanza (Ministero dei Trasporti). Auspichiamo che il provvedimento del tribunale di Torino possa portare tutti i produttori di veicoli coinvolti nelle campagne di richiamo per gli airbag Takata e le autorità competenti ad adottare misure, quali lo stop drive e la messa a disposizione di auto sostitutive, informate al principio di precauzione e alla necessità di eliminare il grave pericolo conseguente agli airbag Takata”.
MC invita i proprietari dei veicoli Opel a provvedere alla sostituzione degli airbag e a prendere contatto con l’associazione nel caso in cui non vengano offerti una sostituzione rapida, il veicolo sostitutivo o il traino gratuito. Si può chiamare il numero unico nazionale 06 94807041, scrivere a
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