Estinzione anticipata prestiti

Hai estinto il contratto di cessione del quinto dello stipendio o della pensione o di altro prestito prima della scadenza?

Dopo la sentenza “Lexitor” della Corte di giustizia europea  (CURIA - Documenti europa.eu) e le azioni del Movimento Consumatori è ormai riconosciuto un importante principio, non rispettato dalle banche e finanziarie dal 2010: in caso di estinzione anticipata il consumatore ha diritto ad ottenere il rimborso di ogni costo anticipato per il periodo residuo del prestito. 

Con sentenza del 22 dicembre 2022, la Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’articolo 11-octies, comma 2, del decreto-legge n. 73 del 2021 (convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106), nella parte in cui limitava ad alcune tipologie di costi il diritto alla riduzione spettante al consumatore. Ora banche e finanziarie devono restituire ogni costo anticipato (up front) per il periodo residuo del prestito.

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Per approfondire:

Estinzione anticipata: dalla Lexitor al DL sostegni bis

FAQ:

Cos’è l’estinzione anticipata?

Ogni consumatore ha diritto in ogni momento a richiedere l’estinzione del proprio finanziamento prima della scadenza, rimborsando il debito residuo. 

Chi ha diritto a chiedere il rimborso?

Tutti i consumatori che abbiano estinto anticipatamente un prestito. Non sono consumatori coloro che agiscono per un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale. 

Per quale prestito è possibile chiedere il rimborso?

Sono compresi tutti i contratti di credito (contratti con cui un finanziatore concede o si impegna a concedere a un consumatore un credito sotto forma di dilazione di pagamento, di prestito o di altra facilitazione finanziaria) in ogni caso denominati, ad eccezione di finanziamenti:

- di importo inferiore a 200 euro o superiore a 75.000 euro;

- nei quali è escluso il pagamento di interessi o di altri oneri;

- a fronte dei quali il consumatore è tenuto a corrispondere esclusivamente commissioni per un importo non significativo, qualora il rimborso del credito debba avvenire entro tre mesi dall’utilizzo delle somme;

- destinati all’acquisto di proprietà su un terreno o su un immobile edificato o progettato e quelli garantiti da ipoteca su immobili (i mutui);

- destinati ad operazioni in strumenti finanziari;

- concessi in base a un accordo raggiunto dinanzi all’autorità giudiziaria o a un’altra autorità prevista dalla legge;

- consistenti in dilazioni del pagamento di un debito preesistente concesse gratuitamente dal finanziatore;

- garantiti da pegno su un bene mobile, se il consumatore non è obbligato per un ammontare eccedente il valore del bene;

- riferibili a contratti di locazione, a condizione che in essi sia prevista l’espressa clausola che in nessun momento la proprietà della cosa locata possa trasferirsi, con o senza corrispettivo, al locatario;

- rientranti in iniziative di “microcredito” o altri contratti di credito individuati con legge relativi a prestiti concessi a un pubblico ristretto, con finalità di interesse generale, che non prevedono il pagamento di interessi o prevedono tassi inferiori a quelli prevalenti sul mercato oppure ad altre condizioni più favorevoli per il consumatore rispetto a quelle prevalenti sul mercato e a tassi d’interesse non superiori a quelli prevalenti sul mercato;

- rientranti nella categoria dei contratti di credito sotto forma di sconfinamento del conto corrente. 

Cosa fanno oggi le banche e le finanziarie a seguito della richiesta di estinzione anticipata?

Ad oggi restituiscono solo i costi legati alla durata del prestito, indicati quasi sempre come interessi e premi assicurativi e specifiche commissioni indicate come recurring. Non vengono restituiti i costi up front, quali commissioni di istruttoria e di intermediazione. 

Cosa ha previsto la Corte di giustizia?

Tutti i consumatori hanno diritto alla restituzione di tutti i costi anticipati, anche se non legati alla durata del prestito, quali le commissioni di istruttoria e di intermediazione. 

Da quando si può applicare tale principio?

Per tutte le estinzioni successive al 12 maggio 2010. 

Quanto posso ottenere in caso di estinzione anticipata?

Dipende dal numero di rate ancora da pagare fino alla scadenza naturale del contratto e dai costi anticipati al momento della sottoscrizione. Ad un maggiore numero di rate ancora da rimborsare corrisponderà un importo più elevato; in caso di estinzione verso la fine del prestito (e quindi con poche rate ancora da rimborsare) avrai diritto ad un recupero inferiore. Maggiori sono i costi anticipati, maggiore sarà la riduzione.
Per sapere quanto ti spetta devi prendere il costo totale del finanziamento (ottenuto sommando il costo di interessi e di ogni commissione o spesa), dividerlo per il numero di rate previste nel piano di ammortamento. Il risultato equivale al costo per rata, moltiplicandolo per il numero di rate residue ottieni il costo totale oggetto di riduzione. La differenza tra questo costo e quanto hai anticipato corrisponde a quanto hai diritto di ottenere e detrarre dal capitale da rimborsare. 

Che cos’è il prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione?

E’ un prestito personale al consumo, a breve/medio termine, non finalizzato o legato a un acquisto, le cui rate vengono rimborsate con la cessione di fino a un quinto dello stipendio o della pensione. 

Cosa sono i costi recurring?

Costi accessori, diversi dagli interessi, connessi alla durata del finanziamento (ad esempio: spese di assicurazione). 

Cos’è il costo totale del credito?

E’ la somma di tutti i costi, compresi gli interessi, le commissioni, le imposte e tutte le altre spese che il consumatore deve pagare in relazione al contratto di credito e di cui il soggetto concedente il credito è a conoscenza, escluse le spese notarili. 

Cosa sono i costi up front?
Sono i costi accessori al finanziamento non connessi alla durata del contratto, riferibili ad una fase particolare spesso precedente alla conclusione del contratto (ad esempio: spese di istruttoria, commissioni di intermediazione).

Che cos’è la delegazione di pagamento?
Forma di prestito al consumo, accumulabile alla cessione del quinto dello stipendio, concessa ai lavoratori dipendenti pubblici o di aziende private, ai quali è permesso sanare un debito attraverso delle trattenute mensili in busta paga. 

Che cos’è un prestito finalizzato?
E’ un finanziamento concesso da un istituto o società di credito autorizzata, richiedibile presso punti di vendita di beni o servizi, finalizzato all’acquisto effettuato. 

Che cos’è un prestito personale?
Finanziamento non finalizzato all'acquisto di un bene o servizio specifico. 

Cos’è il TAEG o “tasso annuo effettivo globale”
Il TAEG indica il costo totale del credito per il consumatore espresso in percentuale annua dell’importo totale del credito. Nel costo totale del credito sono inclusi anche i costi relativi a servizi accessori connessi con il contratto di credito, compresi i premi assicurativi, se la conclusione di un contratto avente ad oggetto tali servizi è un requisito per ottenere il credito, o per ottenerlo alle condizioni offerte.


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