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I servizi pubblici di trasporto regionale e locale sono dei sistemi di mobilità (terrestri, marittimi, lagunari, fluviali, ecc.) con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite in un territorio regionale o anche inter-regionali.
Il principale punto di riferimento normativo per il settore dei trasporti è il Decreto Burlando che colloca in capo alle Regioni la competenza in materia dei servizi pubblici di trasporto locali e regionali. Questo decreto introduce importati elementi come ad esempio il contratto di servizio quale strumento regolatorio tra Ente affidante, ad esempio il Comune, e azienda affidataria, cioè l’azienda di trasporto.
I principi
La possibilità di muoversi liberamente utilizzando i mezzi pubblici deve essere garantita a tutti i cittadini nel rispetto dei principi fondamentali di:
Conoscere il TPL del proprio Comune
Per conoscere nel dettaglio come venga erogato il servizio di trasporto pubblico nel proprio Comune, è necessario procurarsi la Carta della mobilità, indicata anche comeCarta dei servizi. È possibile trovarla sul sito dell’azienda o presso i suoi sportelli/biglietterie.La Carta è uno strumento che rafforza la garanzia della libertà di circolazione dei cittadini (come prevista all’art. 16 della nostra Costituzione e all’art. 8 del Trattato di Maastricht) sancendo un vero e proprio patto:con essa infatti l’azienda assume una serie di impegni nei confronti dei cittadini, utenti del servizio di trasporto pubblico, riguardo il servizio, le modalità di erogazione, gli standard di qualità e le forme di tutela previste.
La Carta della Mobilità è un documento che regola i rapporti fra un’impresa che eroga servizi di trasporto pubblico di persone sul territorio e i cittadini che ne usufruiscono.
Si tratta di un documento previsto da una direttiva della Presidenza del Consiglio del 1994 e poi dal D.P.C.M. del 30 dicembre 1998.
Viene redatta da ciascuna Azienda di Trasporto e pubblicizzata sulla base di disposizioni normative e in conformità ad intese con le Associazioni di Tutela dei Consumatori e con le Associazioni Imprenditoriali interessate.
La carta della mobilità contiene generalmente:
I viaggiatori hanno diritto ad essere informati sui contenuti della carta della mobilità con specifica evidenza delle ipotesi che danno luogo a forme di indennizzo o rimborso comunque denominate.
Per saperne di più, è possibile consultare il Contratto di servizio stipulato tra l’ente locale e l’azienda erogatrice. Al suo interno sono contenute informazioni utili come le caratteristiche dei servizi offerti, gli standard qualitativi minimi del servizio (in termini di età, manutenzione, confortevolezza e pulizia dei veicoli, e di regolarità delle corse), la struttura tariffaria, le sanzioni in caso di mancata osservanza del contratto, ecc.
È opportuno ricordare che i protagonisti dell’erogazione del servizio di trasporto sono tre: l’ente locale, l’azienda erogatrice del servizio, che lo organizza materialmente, e il cittadino, destinatario finale sulle cui esigenze di mobilità deve essere costruito il servizio di trasporto. Nella relazione tra questi tre soggetti, il contratto di servizio rappresenta lo strumento attraverso il quale l’amministrazione pubblica si impegna a perseguire un interesse generale, cioè quello di offrire un servizio di trasporto pubblico ai propri cittadini.
La partecipazione dei cittadini
I cittadini possono e devono concorrere alla definizione di un servizio di trasporto pubblico che soddisfi le proprie esigenze di mobilità. In quanto destinatari finali, possono intervenire sia in fase di pianificazione del servizio che in quella di valutazione. Ecco un paio di esempi:
Cosa fare in caso di un TPL inadeguato
Questo approfondimento è realizzato a cura di Adoc e Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto SMUOVIAMOCI.
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Il progetto è realizzato in collaborazione tra
Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Udicon, Unione Nazionale Consumatori
con il contributo non condizionato di Telepass.