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Il commissario per la gestione straordinaria di Eurovita, Alessandro Santoliquido ha incontrato oggi le associazioni dei consumatori per aggiornarle sull’evoluzione della vicenda che coinvolge 350 mila famiglie italiane.
Entro fine giugno si saprà se è stata trovata una soluzione, con un’ eventuale proroga dei riscatti per il massimo di due o tre mesi, già fortemente ipotizzabile per tutto luglio, o se la compagnia verrà messa in liquidazione coatta amministrativa.
Quali sono le cause della crisi?
Il commissario ha ricostruito quanto avvenuto nel 2023 e descritto le cause della crisi di Eurovita – nata da fusioni e incorporazioni di Eurovita, ERGO, Old Mutual e PRAMERICA – riconducibili alla mancata ricapitalizzazione della società da parte dell’azionista e all’andamento dei tassi di interesse nella seconda metà dell’anno scorso, che hanno registrato un aumento di 3 punti, con conseguente squilibrio nei conti della compagnia. L’azionista di maggioranza ha cercato un nuovo “player”, un acquirente. A fine gennaio il possibile compratore si è tuttavia ritirato ed è intervenuta l’IVASS con il commissariamento.
È stata effettuata una verifica sugli investimenti collegati alle polizze assicurative, avvenute su titoli che non hanno registrato default. Il 95% delle minusvalenze si registra su titoli di Stato con rating positivo (A, AA) e BTP, che hanno avuto andamento negativo, con creazione di minusvalenze correlate e conseguenti all’andamento dei tassi. Tali minusvalenze verranno riassorbite nel tempo, anche se potenzialmente non in termini brevi.
Perché la sospensione dei riscatti?
La sospensione dei riscatti, richiesta a inizio febbraio all’IVASS, è stata determinata per evitare una “fuga dalle polizze”: riscatti di massa, come una corsa agli sportelli di una banca in crisi, determinerebbero la vendita dei titoli in possesso della compagnia e la conseguente cristallizzazione delle minusvalenze dei titoli “in pancia” ad Eurovita.
Qual è lo stato delle trattative?
Eurovita ha coinvolto le banche distributrici e le principali cinque compagnie di assicurazioni italiane. Un ruolo attivo è stato svolto del Ministero delle Finanze per tutelare la stabilità del sistema. Nel progetto di risanamento, le compagnie italiane acquisirebbero e si dividerebbero il portafoglio dei clienti. Verrebbero inoltre erogate linee di credito da parte delle banche a tassi non onerosi a favore delle compagnie per finanziare i riscatti e così evitare la vendita dei titoli che hanno registrato le minusvalenze e cristallizzare le perdite.
Allo stato attuale non è stato ancora raggiunto un accordo nelle trattative che dovrebbero concludersi nel giro di un mese.
Nel caso di esito positivo, i contratti continuerebbero il loro corso sulla base delle condizioni contrattuali previste in origine dalle polizze.
Che cosa succede se non si raggiunge un accordo?
La compagnia verrebbe messa in Liquidazione Coatta Amministrativa. Anche in questo caso, riferisce il commissario, “non dovrebbero registrarsi perdite significative del capitale” che potrà essere riottenuto a seguito dei tempi tecnici della procedura che prevede la pubblicazione di uno stato passivo (dopo 1 anno/1 anno e mezzo) e la successiva liquidazione della gestione separata.
È possibile sospendere il pagamento delle rate delle polizze?
Dipende dal tipo di polizza. Per quanto riguarda le polizze risparmio di investimento a premio ricorrente è possibile chiedere di interrompere i versamenti periodici, senza penalità e senza interventi di recupero e penalizzazioni.
ATTENZIONE: alla riapertura, successivamente alla fine della sospensione dei riscatti, dovranno essere versati i premi non versati e la polizza ritornerà “in vita” come prima. Non vale lo stesso discorso per le polizze “di rischio” e per le quali sono previsti pagamenti di premi a copertura del rischio che ad oggi continua ad essere garantito, ad esempio il caso morte, per le quali si deve continuare a pagare le rate e per le polizze con “garanzia accessoria caso morte”.
Ci sono eccezioni alla sospensione dei riscatti per le zone alluvionate?
È stata richiesta a IVASS una deroga al blocco dei riscatti a favore dei clienti residenti in queste zone e si è in attesa che l’Autorità di Vigilanza si esprima.
Per avere informazioni, richiedere e analizzare i prospetti informativi delle polizze, per valutare eventuali responsabilità delle banche intermediarie che hanno negoziato le polizze Eurovita, chiama lo Sportello Consumatori MC al numero unico nazionale 06 948 070 41 o compila il modulo di contatto dello sportello online.
Per approfondire ⇒ Caos Eurovita: aggiornamenti e tutele