Edifici: servono norme su utilizzo materiali combustibili in facciata

Negli ultimi tre anni sono stati spesi 94 miliardi di euro con il Superbonus per rendere gli edifici energeticamente più efficienti, ma questi sono diventati anche più sicuri? Ne ha parlato anche la trasmissione Report su RAI 3 nel servizio “Il bonus è finito” andato in onda domenica scorsa, sottolineando come la sicurezza delle nostre abitazioni è strettamente correlata all’utilizzo dei materiali in facciata che, se combustibili, possono contribuire significativamente in caso di incendio alla propagazione delle fiamme. L’incendio della Torre dei Moro a Milano e quello più recente dei Colli Aniene a Roma sono due drammatici esempi del ruolo giocato da materiali combustibili; un tema da tempo al centro della campagna di informazione e sensibilizzazione condotta da Confabitare, Movimento Consumatori, ROCKWOOL Italia.

Davide Luraschi, presidente del collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, intervistato da Report ha parlato dei rivestimenti delle facciate degli edifici sottolineando l’aumento del rischio: “Il 70% del materiale isolante venduto è combustibile, perché EPS – polistirene espanso – di origine organico sintetica che evidentemente quindi brucia. Colli Aniene sarà solo il primo degli incendi che vedremo… Sarebbe opportuno limitare l’uso di materiali, qualsiasi essi siano, combustibili. La norma sul Superbonus avrebbe dovuto attenzionare di più il tema della sicurezza”.

Serve subito un nuovo e specifico intervento normativo.

Secondo Report “La legge (Superbonus) è stata cambiata 35 volte dal momento in cui è stata approvata nel maggio 2020: 20 volte l’articolo 119, relativo all’erogazione del Superbonus e 15 volte l’articolo 121 che disciplina la cessione del credito”. Confabitare, Movimento Consumatori e ROCKWOOL sottolineano l’occasione mancata: la sicurezza delle persone negli edifici e in particolare nelle proprie abitazioni è un diritto che deve essere tutelato adottando requisiti normativi più stringenti.

Anche da un confronto con altri Paesi europei, l’Italia è indietro sulla sicurezza antincendio. L’Inghilterra è un punto di riferimento: dopo la tragedia della Grenfell Tower nel 2017 infatti la norma impone solo materiali incombustibili in facciata per gli edifici più alti di 11 metri. Utilizzare solo materiali incombustibili per le facciate è una necessità non più procrastinabile per salvaguardare la salute e il benessere degli occupanti e la sicurezza stessa degli edifici.

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