Clienti Intesa Sanpaolo trasferiti a Isybank. MC diffida le banche

Oggi, 300 mila clienti sono stati trasferiti da Intesa Sanpaolo a Isybank, la nuova banca solo digitale del Gruppo. Nei prossimi mesi la medesima sorte dovrebbe spettare a quasi 4 milioni di clienti.

Movimento Consumatori ha diffidato Intesa Sanpaolo e Isybank a cessare una serie di comportamenti a danno dei consumatori, contestando le modalità dell’operazione che è avvenuta attraverso modifiche unilaterali grazie al meccanismo di “silenzio assenso”, privando cosi i clienti, selezionati dalla banca, della possibilità di rivolgersi “face to face” alla propria filiale per gestire i rapporti contrattuali anche per vicende più complesse (malfunzionamenti, frodi online, alcune tipologie di pagamenti).

I servizi di conto corrente saranno infatti accessibili tramite smartphone utilizzando l’app della nuova banca e contattando il call center. Nel rapporto con Isybank non saranno inoltre disponibili numerosi servizi come mutui e finanziamenti, emissione di assegni bancari e circolari, pagamento pedaggi.

L’operazione è stata realizzata utilizzando in modo scorretto e distorto il potere di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali, arrivando a trasformare in maniera radicale il rapporto banca-cliente, ora esclusivamente a distanza e solo tramite smartphone (non è nemmeno prevista l’operatività sul sito web Isybank), con forte impatto nei confronti dei soggetti meno digitalizzati. La banca su diversi contratti ha poi inserito nuovi oneri quali il pagamento di un canone fisso prima non previsto o ben inferiore.

Le modifiche unilaterali apportate non sono dipese da alcun motivo se non riconducibile ad irrilevanti decisioni organizzative interne alla banca. Per questa ragione, Movimento Consumatori ritiene che le modifiche comunicate siano inefficaci.

Tali modifiche sono state peraltro spesso comunicate solo tramite l’app di Intesa e, come segnalato da numerosi consumatori, questa modalità non ha consentito di prendere visione della comunicazione in tempo utile per esercitare il recesso.

L’associazione rileva che l’operazione presenta numerosi aspetti poco chiari, in quanto il trasferimento dei clienti, efficace dalla data odierna, non è stato preceduto dalla pubblicazione sul registro delle imprese e sulla Gazzetta Ufficiale. Solo dalla data in cui la banca effettuerà tali adempimenti pubblicitari potranno decorrere i 90 giorni per il recesso.

“L’operazione Isybank - afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale MC - rappresenta un’evidente forzatura in quanto l’evoluzione digitale e tecnologica anche nei rapporti bancari non può dipendere da imposizioni e dal trasferimento coattivo dei rapporti ad una banca solamente digitale. Riteniamo che sia necessaria una maggior consapevolezza del cliente e che tali scelte siano condivise e spontanee. Si doveva seguire un percorso di opt-in per i consumatori interessati e non di opt-out per chi è contrario”.

Qualora Intesa Sanpaolo e Isybank non dovessero cessare entro 15 giorni i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori l’associazione dovrà chiederne l’inibitoria al competente tribunale con un’azione rappresentativa collettiva.

MC invita i clienti che si siano visti trasferire i propri contratti ad Isybank a rivolgersi all’associazione per ricevere informazioni e assistenza.

I consumatori possono chiamare il numero unico nazionale 06 948 070 41 o compilare il modulo di contatto dello sportello online.

 


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