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Airbag Takata. MC chiede al tribunale di Torino di ordinare “stop drive” immediato per veicoli Opel a rischio

Movimento Consumatori ha proposto al tribunale delle Imprese di Torino un’azione inibitoria rappresentativa d’urgenza per obbligare Groupe PSA Italia e Opel Automobile GmbH (rispettivamente distributore e produttore dei veicoli Opel) a comunicare lo stop drive, ovvero il divieto di circolazione, per tutte le auto con airbag Takata che presentano rischio di morte o lesioni gravi in caso di attivazione dell’airbag. L’associazione ha anche richiesto di avviare un’adeguata campagna informativa e di mettere a disposizione dei consumatori auto sostitutive e il traino per la riparazione.

Le società del gruppo Stellantis costituendosi in giudizio hanno dichiarato di aver comunicato la richiesta di stop drive ai primi di novembre per circa 24.000 veicoli, su un totale di 499.343 automobili Opel con airbag Takata immatricolate in Italia, come dichiarato da PSA al Ministero dei Trasporti a febbraio 2025 (nel giudizio le società hanno indicato di aver avviato la campagna di richiamo per 249.000 veicoli).

La prossima udienza è fissata per domani venerdì 14 novembre davanti al tribunale di Torino. Movimento Consumatori ritiene insufficienti le misure ad oggi realizzate dalle società del gruppo Stellantis in quanto le stesse riguardano solo una minoritaria parte dei veicoli coinvolti, nonostante il rischio lesioni o morte sia stato comunicato ai proprietari di tutti i veicoli coinvolti nella campagna di richiamo.

Le società del gruppo non hanno ancora avviato una campagna informativa adeguata e capillare per sensibilizzare i proprietari dei veicoli, a differenza di quanto avvenuto negli Stati Uniti e in Francia, dove già dall’estate scorsa sono state intraprese azioni incisive di prevenzione e comunicazione (affissioni, spot radiofonici, pubblicazioni sui quotidiani, porta a porta, cartellonistica stradale, etc).

Movimento Consumatori ha inoltre riscontrato che i tempi di sostituzione sono troppo lenti ed inadeguati e ha chiesto al tribunale di imporre misure dirette ad accelerare la conclusione della campagna di richiamo.

L’associazione invita tutti i proprietari di veicoli Opel a verificare immediatamente se la propria auto rientri nella campagna di richiamo Takata, inserendo il numero di telaio (VIN) sul sito ufficiale Opel, e a sospendere immediatamente l’utilizzo dei veicoli, anche in assenza di comunicazione ufficiale di “stop drive”.

MC consiglia inoltre di richiedere il trasporto con carroattrezzi dall’abitazione all’officina autorizzata per la riparazione; chiedere un’auto sostitutiva per tutto il periodo necessario alla sostituzione del componente difettoso.

“La nostra associazione - dichiara Alessandro Mostaccio, presidente di Movimento Consumatori - continuerà a vigilare e ad agire affinché tutti i veicoli pericolosi vengano messi in sicurezza nel più breve tempo possibile, a tutela della salute e della sicurezza pubblica. Purtroppo, in Italia, diversamente da quanto successo in Francia, il Ministero dei Trasporti, che dovrebbe vigilare sulla sicurezza stradale, non ha avviato alcuna effettiva e concreta azione per costringere i produttori coinvolti ad adottare misure che evitino i rischi gravi di questi prodotti pericolosi. Da qui è sorta la necessità di un’azione rappresentativa a tutela degli interessi collettivi dei consumatori per scongiurare nuovi gravi incidenti”.

I proprietari delle Opel coinvolte possono rivolgersi a Movimento Consumatori telefonando al numero unico nazionale 06 94807041, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compilando il modulo online.

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