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Sei stato cliente per servizi di telefonia fissa (voce e/o traffico dati)? Potresti aver diritto al rimborso di una parte delle fatture pagate al tuo operatore.
Per sapere se hai diritto e come accedere al rimborso puoi telefonarci al numero 06 948 070 41 o compilare il modulo di contatto dello sportello online.
Ecco alcune indicazioni per saperne di più:
1) Per quali servizi sono previsti i rimborsi?
I rimborsi riguardano i contratti di telefonia fissa ed offerte convergenti (INTERNET +TV+ telefono) i cui servizi siano stati fatturati dagli operatori Tim, Wind Tre, Fastweb e Vodafone con una cadenza di 28 giorni, anziché su base mensile.
2) Chi ha diritto al rimborso e con quali compagnie?
Ogni utente che nel periodo 23 giugno 2017 – 5 aprile 2018 abbia ricevuto fatture per servizi di telefonia fissa da parte degli operatori Vodafone, Wind Tre e Fastweb e ogni cliente di Tim che abbia ricevuto tali fatture tra il 1° aprile 2017 e il 5 aprile 2018.
3) Perché si ha diritto ad un rimborso?
La fatturazione a 28 giorni per i servizi di telefonia fissa era illegittima in quanto contraria all’espresso divieto sancito dall’AGCOM (Delibera n. 121/17/CONS) confermato dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato (TAR Lazio 22/03/2018 - TAR Lazio 04/05/2018 - Consiglio di Stato 04/02/2020 - Consiglio di Stato 07/02/2020 - Consiglio di Stato 24/02/2020) e, infine, recepito dal nostro legislatore (Legge n. 172/2017), che ha imposto alle Compagnie telefoniche di adeguarsi entro il 5 aprile 2018.
4) Quali sono le modalità di rimborso per gli attuali clienti ?
Con la Delibera n. 269/18/CONS l’AGCOM ha imposto alle compagnie telefoniche di posticipare le fatture per un numero di giorni pari a quelli ‘erosi’ dalla fatturazione a 28 giorni, come da seguente tabella:
Luglio 2017 |
3 |
Agosto 2017 |
3 |
Settembre 2017 |
2 |
Ottobre 2017 |
3 |
Novembre 2017 |
2 |
Dicembre 2017 |
3 |
Gennaio 2018 |
3 |
Febbraio 2018 |
- |
Marzo 2018 |
3 |
TOTALE 22
Il cliente di Wind Tre, Fastweb e Vodafone che abbia ricevuto fatture per i servizi telefonici a 28 giorni per tutto il periodo 23 giugno 2017 – 5 aprile 2018 ha quindi diritto, secondo le delibere Agcom, ad ottenere la posticipazione delle proprie fatture di 22 giorni.
Solo i clienti Tim – per i quali il periodo di riferimento va dal 1° aprile 2017 al 5 aprile 2018 - hanno diritto a una posticipazione della fatturazione per ulteriori 7 giorni (e così in totale 29 giorni).
5) Quali diritti hanno coloro che non siano più clienti delle compagnie?
Secondo quanto previsto dall’AGCOM, gli operatori Wind Tre, Fastweb e Vodafone debbono stornare i c.d. giorni erosi SOLO a favore di coloro che risultano clienti dell’operatore al 5 aprile 2018; mentre SOLTANTO Tim è stata condannata a restituire i corrispettivi indebitamente pagati anche agli utenti receduti cioè quanti abbiano receduto o dato disdetta al proprio contratto nel periodo ‘sensibile’ (1° aprile 2017-5 aprile 2018).
6) Entro quando dovrà essere disposto il rimborso?
A seguito della sentenza della Corte di Cassazione 12 novembre 2021, n. 33848, la Delibera n. 269/18/CONS è definitiva e dunque gli Operatori dovrebbero aver già accreditato queste somme in automatico ai propri clienti. Già nelle more dei vari giudizi amministrativi, però, alcune Compagnie hanno invitato i propri clienti a formulare domanda di rimborso in alternativa a eventuali forme di compensazione di tipo commerciale (fruizione di servizi diversi a condizioni agevolate o gratuitamente).
ATTENZIONE
Con sentenza emessa nell’ottobre 2021 ( sentenza n. 8267/2021) - recentemente confermata dalla Cassazione con sentenza n. 4182/2024 - il Tribunale di Milano ha accolto l’azione inibitoria collettiva avviata da Movimento Consumatori in base all’art. 140 del Codice del Consumo, condannando Tim ad accogliere, entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla ricezione delle singole richieste, le domande di restituzione dei corrispettivi di telefonia fissa pagati dai consumatori in applicazione della fatturazione a 28 giorni.