Casi Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare di Bari

A partire dal 2014, MC si è occupata dei casi Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, seguendo i risparmiatori nell’accesso alla procedura avviata nel 2019 per ottenere un ristoro tramite il Fondo Indennizzo dei RisparmiatoriMC segue anche altri casi quali quello della Banca Popolare di Bari o di altre più piccole banche popolari o di credito cooperativo (BCC), che nel corso degli anni hanno emesso e collocato nei confronti della propria clientela azioni al valore deliberato dall’assemblea dei soci, in molti casi con valutazioni eccessivamente ottimistiche, fondate sui bilanci approvati.

In molti casi le azioni sono del tutto prive di mercato o sono quotate su piattaforme di negoziazione (“multilateral trading facility”) che registrano scambi del tutto sporadici. Per tale ragione, le azioni possono avere un valore sulla carta del tutto fittizio. 

Sono frequenti i casi di violazioni dei doveri di: 

  • informazione sulle specifiche caratteristiche delle azioni, spesso presentate come prive di rischi e facilmente liquidabili, quando invece si trattava di strumenti finanziari "illiquidi", per definizione connotati da rischiosità superiore ad altri strumenti finanziari, come anche riconosciuto dalla Consob 
  • valutazione dell’adeguatezza degli investimenti in relazione alle caratteristiche degli investitori (propensione al rischio bassa o medio-bassa, orizzonti temporali ristretti per età per esigenze familiari), alla dimensione e concentrazione dell’investimento contraria al dovere di diversificazione 
  • profilare” correttamente i clienti, assegnando – proprio per far risultare adeguate operazioni che diversamente non sarebbero tali – caratteristiche difformi a quelle effettive, con errate informazioni sulla conoscenza ed esperienza in materia di investimenti, nonché in relazione alla professione, titolo di studio 
  • agire nell’interesse dei clienti, ad esempio subordinando la concessione di mutui o altri finanziamenti a favore di consumatori e piccole e medie imprese all’acquisto – anche di importi ingenti – di azioni emesse in occasione di frequenti operazioni di aumenti di capitale. 

In questi casi è possibile chiedere un risarcimento dei danni alla banca intermediaria. 

Per una verifica sulla regolarità del comportamento della banca nella vendita delle azioni proprie puoi telefonarci allo 06 948 070 41 o compilare il modulo di contatto dello sportello online.

 


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