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È in corso la negoziazione interistituzionale (trilogo) tra Commissione, Consiglio dell’Unione e Parlamento europei che riguarda una proposta di regolamento europeo relativo alle piante nonché agli alimenti e ai mangimi da esse derivati, ottenuti mediante alcune nuove tecniche genomiche, meglio note come NGT (New Genomic Techniques, Nuove Tecniche Genomiche in italiano o Tecniche di evoluzione assistita - TEA). Questa proposta andrebbe a modificare il regolamento in materia di sicurezza alimentare, salute e benessere degli animali, sanità delle piante e prodotti fitosanitari (Regolamento Ue n. 2017/625).
Nelle intenzioni dei suoi promontori, la proposta si inserisce nel Green Deal europeo e, più in particolare, nella strategia "Dal produttore al consumatore", sulla biodiversità, l’adattamento ai cambiamenti climatici, per un sistema alimentare sostenibile.
Tale proposta indubbiamente apre uno scenario inedito per l’Unione europea, nel quale potrebbero venire a mancare la tracciabilità, l’etichettatura e la valutazione del rischio per prodotti agricoli e alimentari ottenuti con l’ingegneria genetica, così vanificando gli sforzi e le battaglie portate avanti anche dalle associazioni dei consumatori che, in un passato che ormai sembra remoto - se paragonato alla velocità dell’evoluzione tecnologica in campo biogenetico - hanno consentito di ottenere norme chiare soprattutto in materia di tracciabilità e etichettatura dei prodotti contenenti Organismi geneticamente modificati.
L’impatto di una simile deregolamentazione, sarebbe irreversibile e potenzialmente rovinoso anche per il settore agricolo italiano e per quello della selezione e costituzione varietale (breeding), composto da piccole e medie imprese che saranno esposte alla concorrenza sleale di aziende agrochimiche e sementiere transnazionali già in possesso di brevetti su processi e prodotti NGT.
Cosa sono le NGT?
Costituiscono un gruppo diversificato di tecniche genomiche e ciascuna di esse può essere utilizzata in vari modi per ottenere risultati e prodotti diversi.
Sono considerate NGT, sia le nuove tecniche che inducono una o più mutazioni in genomi [1] selezionati (genomi bersaglio), senza l'inserimento di materiale genetico estraneo (mutagenesi mirata); o che invece determinano l’inserimento di materiale genetico (ad esempio un gene) in un organismo ricevente da un donatore sessualmente compatibile (incrociabile). Il materiale genetico esogeno può essere introdotto senza modificazioni o riconfigurazioni del genoma bersaglio (cisgenesi) oppure con modificazioni/riarrangiamenti (intragenesi).
Possono dar luogo a piante che potenzialmente già presenti in natura e a organismi vegetali analoghi a quelli ottenuti mediante tecniche di selezione convenzionali già usate ("piante NGT di categoria 1") oppure a organismi con modificazioni più complesse ("piante NGT di categoria 2").
Cosa prevede la nuova proposta di Regolamento europeo su piante, mangimi e alimenti NGT?
Secondo la proposta di Regolamento sugli NGT in discussione, le piante e i prodotti NGT di categoria 1 non dovrebbero essere soggetti alle norme e alle prescrizioni di cui alla legislazione dell'Unione in materia di OGM, né alle disposizioni di altre normative dell'Unione che si applicano agli OGM. Quindi nessun sistema di tracciabilità o di etichettatura, ma solo l’inserimento di tali piante in una banca dati accessibile al pubblico.
Al contrario, le piante NGT di categoria 2 dovrebbero rimanere soggette alle prescrizioni della legislazione dell'Unione in materia di OGM, dato che, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche, i loro rischi devono essere valutati. “Tuttavia, data la grande varietà di tali piante NGT, la quantità di informazioni necessarie per la valutazione del rischio varierà caso per caso”, così si esprime il considerando 26 della proposta di Regolamento, lasciando dunque margini di discrezionalità, nell’applicazione o esclusione delle rigide normative esistenti in materia di OGM FREE, forse troppo ampi, per un consumo realmente consapevole.
Cosa succede a livello europeo e come MC può posizionarsi sul tema?
La maggior parte delle organizzazioni ambientaliste, delle organizzazioni non governative (ONG) e delle organizzazioni del commercio al dettaglio e dei consumatori si è detta favorevole al mantenimento dello status quo cioè per l’applicazione tout court delle normative OGM FREE anche agli organismi e prodotti vegetali ottenuti con le NGT, per quanto concerne la tracciabilità, l'etichettatura e la responsabilità dei produttori, chiedendo, in particolare, l’adozione di etichette fisiche sul prodotto finale.
Movimento Consumatori intende svolgere un ruolo attivo nel panel di organizzazioni della società civile che si propone di influenzare i parlamentari europei che saranno coinvolti nel trilogo e quelli che non sono direttamente coinvolti, ma che lo saranno al momento di votare una eventuale ratifica; di stimolare alcuni settori economici a venire allo scoperto manifestando le loro preoccupazioni, (il mondo delle aziende sementiere di piccola e media scala e la grande distribuzione).
Nel futuro prossimo, l’attività di questo gruppo di cui MC fa già parte si è posta come compiti concreti quello di diffondere il più possibile l'appello di 200 organizzazioni Ue (versione italiana); difendere gli emendamenti del Parlamento Ue su etichettatura (AM 264) e divieto di brevettazione (AM 167 + AM 69); lanciare una campagna di mailbombing da rivolgere agli europarlamentari; organizzare manifestazioni di piazza per sensibilizzare e mobilitare la popolazione per la stragrande maggioranza dei casi del tutto ignara del trilogo e delle conseguenze dell’eventuale approvazione della proposta di Regolamenti UE sugli NGT ( si è già svolto un presidio, a Roma, il 6 maggio scorso e una manifestazione il 14 giugno a Parma).
[1] Il genoma è l'insieme di tutto il materiale genetico presente in un organismo, contenuto nei cromosomi, che a loro volta sono costituiti da DNA. In pratica, è l'intera "lista di istruzioni" per costruire, far funzionare e tramandare la vita.
PER APPROFONDIRE ⇒ STOP NUOVI OGM