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Non si ferma l’aumento dei prezzi dell’RC Auto imposti dalle compagnie di assicurazioni che, tra l’altro, operano in un mercato oligopolistico. Anche l’ultima indagine condotta dall’Ivass, relativa ai contratti RC Auto sottoscritti nel mese di agosto, conferma la crescita esponenziale dei premi assicurativi. Si registra, infatti, un aumento su base annua del +6,7% in termini nominali (+5,6% in termini reali).
Inoltre, tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo compresi tra il +2,6% di Foggia e il +12,0% di Roma, con un prezzo medio pari a 418 euro, confermando l'Italia al primo posto in Europa, in termini di più alti premi assicurativi. È irragionevole che il consumatore debba subire passivamente un inarrestabile aumento dei prezzi, soprattutto in relazione a una polizza resa giustamente obbligatoria per legge.
Pertanto, data l’inderogabilità di tale polizza, e l’attuale scenario economico, il consumatore viene indotto a “rifugiarsi” in polizze meno care, con il rischio di sottovalutare la qualità del prodotto assicurativo. L’assicurato, infatti, attratto dal prezzo conveniente, rischia di non prestare attenzione alle “insidie” che si possono celare nei contratti.
Meritano particolare accortezza le clausole a svantaggio del consumatore, che spesso prevedono obblighi di riparazione presso il carrozziere convenzionato. In tali casi la discrezionalità di potersi rivolgere al professionista di fiducia viene meno.
Sono svariate le clausole adottate dalle assicurazioni a discapito del consumatore, tanto che l’obiettivo di queste compagnie si chiarisce ad ogni incremento dei prezzi: nonostante l’ampia canalizzazione i prezzi non calano, bensì, sono alimentati dall’obiettivo di acquisire un maggior controllo anche sul sottostante mercato dell’autoriparazione, con conseguente e inevitabile incremento di tutti i relativi costi della filiera. Possibile che non si possa intervenire arrestando questa esponenziale crescita? Si potrebbe, ad esempio, iniziare a vietare esplicitamente l’inserimento nei contratti RCA di penali e limitazioni risarcitorie per il danneggiato e che sono quindi ingannevoli.