Norme antincendio edifici. Un primo passo, ma servono normative più stringenti

L’8 aprile 2022 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove norme tecniche di prevenzione incendi per le chiusure d’ambito degli edifici civili, ai sensi dell’art. 15, del Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139. La Regola Tecnica Verticale (RTV) va ad integrare il Codice di Prevenzione incendi, il D.M. 3 agosto 2015, disciplinando in modo cogente e per la prima volta in Italia il comportamento al fuoco delle facciate e delle coperture degli edifici.

Confabitare, Movimento Consumatori e Rockwool Italia hanno avviato un dialogo aperto con il Ministero dell’Interno per portare all’attenzione del Governo anche i migliori casi europei e le lezioni tecniche maturate dagli incendi che hanno coinvolto fatti di cronaca in Italia ed in Europa.

La pubblicazione della normativa è un segnale a favore di una maggiore sicurezza anche se ancora non recepisce le indicazioni apprese dagli incidenti avvenuti negli ultimi anni. “La normativa segna un passo avanti, ma c’è ancora da lavorarci e così com’è rimane lacunosa – sottolinea Alberto Zanni, presidente nazionale Confabitare - Il Decreto, ad esempio, non prevede l’uso esclusivo di materiale incombustibile per gli edifici più a rischio - quelli alti e sensibili come ospedali, scuole, case popolari - e introduce obblighi che per noi non sono sufficienti a garantire la sicurezza in caso di incendio. Parliamo appunto di sicurezza e su questo aspetto è difficile fare o accettare sconti. Il Ministero dell’Interno si sta dimostrando aperto al dialogo e siamo lieti di portare le nostre competenze”.

In relazione poi all’interazione tra la Regola Tecnica Verticale per le chiusure d’ambito, e la Regola Tecnica Verticale per gli edifici di civile abitazione, di prossima adozione, si evidenzia che quest’ultima riduce il campo di applicazione della RTV chiusure d’ambito, escludendone l’applicazione per gli edifici di altezza inferiore ai 24 metri. “La limitata applicazione della Regola Tecnica Verticale per le chiusure d’ambito lascia senza requisiti obbligatori la maggior parte del parco immobiliare italiano, creando difformità nell’applicazione delle norme volte a garantire la sicurezza antincendio, mettendo a rischio gli occupanti e le proprietà stesse”, sottolinea Ovidio Marzaioli, vicesegretario generale Movimento Consumatori. Mentre esiste una normativa ed una certificazione di efficienza energetica manca invece una complessiva certificazione di sicurezza. Un ritardo per l’Italia che proprio ora sta facendo un grande investimento di rinnovamento degli edifici con uno straordinario finanziamento pubblico”, conclude Marzaioli.

Paolo Migliavacca, amministratore delegato ROCKWOOL Italia, commenta: “La pubblicazione della nuova Regola Tecnica Verticale è un primo passo avanti nella sicurezza antincendio degli edifici, tuttavia c’è ampio spazio di miglioramento per la definizione di una normativa che obblighi all’uso di materiali incombustibili sugli edifici di altezza superiore ai 18 metri come quella introdotta nel Regno Unito dopo la tragedia della Grenfell Tower, imponendo requisiti più stringenti utilizzando un approccio basato sul rischio di incendio. In relazione poi all’ondata di ristrutturazioni che si sta attuando in Italia, si deve evidenziare che la ripresa economica del settore edilizio passa sia dall’efficienza energetica che dalla massima sicurezza dei materiali e del costruito”.

 

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