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Il tribunale di Roma, a seguito dell’azione collettiva inibitoria avviata da Movimento Consumatori, ha condannato la AS Roma ad eliminare dalle condizioni di abbonamento le clausole che escludono il rimborso della quota dell’abbonamento in caso di gare a porte chiuse o a capienza ridotta.
La AS Roma non potrà pertanto negare il rimborso ai propri 20 mila abbonati che non potranno assistere alle gare della stagione 2021/2022 per riduzioni della capienza dello stadio, a partire dalla prossima gara casalinga di domenica prossima contro il Cagliari.
Secondo quanto disposto dall’assemblea straordinaria delle Lega Calcio dell’8 gennaio scorso, per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 fino al 5 febbraio prossimo, soltanto 5 mila spettatori potranno entrare all’Olimpico e negli altri stadi italiani.
Laddove gli abbonati giallorossi non scelgano tra le opzioni oggi pubblicate sul sito della società (conservare il posto in abbonamento per l’ottavo di finale di UEFA Conference League, donare il rateo per il progetto “Calcio con il Cuore” o ricevere un voucher) dovrà essere loro garantito il rimborso in denaro, come avviene per gli acquirenti di biglietti singoli.
“Tutte le società di serie A – affermano Paolo Fiorio e Marco Gagliardi del servizio legale MC che hanno assistito l’associazione nella causa - sono tenute a rimborsare i tifosi che hanno acquistato abbonamenti e biglietti; le società potranno assegnare voucher o altre forme di indennizzo soltanto su richiesta del consumatore. Chiediamo alle società di rispettare i diritti dei consumatori e a quest'ultimi di segnalarci casi di comportamenti scorretti che trasmetteremo all’Autorità Antitrust”.