Consumatori denunciano prassi non corrette su polizze assicurative casa

“Da ottobre 2023 ad aprile 2024, almeno dieci tra le più grandi compagnie assicurative del Paese, che rappresentano la stragrande maggioranza del mercato, hanno non solo incrementato i premi delle nuove polizze casa (+20-30%) ma hanno deciso una politica commerciale a nostro avviso non corretta, volta a fissare un nuovo prezzo delle polizze poliennali esistenti senza l’invio di disdetta e a peggiorare le condizioni contrattuali con l’introduzione dello ius variandi, cioè con riferimento alle polizze già stipulate”. 

IL CASO – È quanto hanno rilevato e accertato le associazioni Movimento Consumatori, Assoutenti e Confconsumatori anche grazie alla segnalazione del Sna, Sindacato nazionale agenti. “Sulle polizze casa – confermano le associazioni a tutela dei consumatori – si riscontrano aumenti importanti e anche retroattivi con l’introduzione dello jus variandi, cioè la nuova clausola che le compagnie tentano surrettiziamente di applicare anche alle polizze già stipulate da anni: in base a questa clausola le compagnie pochi giorni prima della scadenza, senza inviare neppure la raccomandata, potranno unilateralmente aumentare il premio e così costringere il consumatore assicurato ad accettare l’aumento oppure restare scoperto per un rischio importante come quello della casa. In sostanza le compagnie assicurative mirano a replicare la prassi della quale si avvalgono anche le società energetiche per innalzare il prezzo a loro discrezione, all’insaputa e senza il consenso del cliente-consumatore. Una condotta aggravata dalla pressione che le compagnie stanno tentando di indurre forzando i loro agenti (con pressioni indebite o particolari premi economici) a costringere i clienti ad accettare le nuove condizioni peggiorative evitando anche la disdetta prevista dai contratti, da inviare entro un termine tassativo, talvolta anche invitando gli stessi agenti a rifiutare il rinnovo della polizza qualora l’assicurato non intenda accettare le modifiche peggiorative”.

LA TUTELA – Gli agenti, per tentare di scongiurare questa prassi, si sono rivolti a Sna che ha presentato un esposto e ora anche i rappresentanti delle famiglie assicurate chiedono all’Autorità Antitrust di verificare la condotta delle compagnie per la salvaguardia dei diritti fondamentali degli assicurati e la validità delle nuove clausole di ius variandi.

"Attendiamo di verificare - afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori - quali saranno le valutazioni dell'Antitrust su condotte che appaiono lesive degli interessi dei consumatori e indice di possibili intese anticoncorrenziali".

 

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