Dalle associazioni aderenti alla federazione Arci un appello al voto dell'8 e 9 giugno


L’8 e 9 giugno abbiamo un’occasione cruciale: possiamo cambiare il futuro del nostro Paese con un gesto semplice, ma potente. Possiamo farlo votando SÌ ai 5 referendum su lavoro e cittadinanza. Viviamo un tempo difficile.
In Italia e in Europa avanzano populismi e destre estreme che minacciano diritti, libertà e giustizia sociale. Il nostro Paese è governato da una destra autoritaria che, con decreti e riforme costituzionali pericolose, sta cercando di accentrare i poteri, zittire il dissenso e smantellare i presidi democratici.
Nel frattempo crescono le disuguaglianze: milioni di persone, pur lavorando, vivono in povertà; i diritti si riducono, il lavoro è sempre più precario, i servizi pubblici sempre più svuotati. E milioni di ragazze e ragazzi nati e cresciuti in Italia continuano a essere considerati stranieri nel loro stesso Paese.
Noi diciamo basta.
Come Associazioni aderenti alla Federazione ARCI, in nome della nostra storia, delle nostre radici e soprattutto del lavoro che ogni giorno svolgiamo nelle e per le nostre comunità territoriali, insieme a tante delle nostre realtà sociali, sindacali e politiche, ci sentiamo parte attiva di questa campagna referendaria.

Crediamo che questi referendum siano uno strumento concreto per:
• rafforzare le tutele dei lavoratori,
• combattere la precarietà,
• riconoscere pienamente il diritto alla cittadinanza.

Votare SÌ significa scegliere un’Italia più giusta, inclusiva, democratica. Un’Italia dove chi lavora non è povero. Un’Italia che non esclude, ma accoglie. Per questo ci mettiamo la faccia e ci mettiamo il voto.
Invitiamo tutte e tutti a fare lo stesso.L’8 e 9 giugno andiamo alle urne. Votiamo SÌ a tutti e 5 i quesiti referendari. Facciamolo per noi, per le nostre comunità, per chi verrà dopo di noi.

Le associazioni: Arci Aps, Arcigay, Arcilesbica, Arci Natura, Movimento Consumatori APS, Uisp Aps, ZSKD (Unione dei Circoli Culturali Sloveni).

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