La campagna Pay Your Workers*, cui MC aderisce dalla sua nascita ha organizzato una settimana di mobilitazione globale, dal 24 al 30 ottobre per chiedere ad Adidas di rispettare gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori, di partecipare alle trattative con i rappresentanti sindacali e di firmare un accordo giuridicamente vincolante per garantire il risanamento dei furti salariali e il rispetto dei diritti dei lavoratori.
La maggior parte della produzione di Adidas avviene in Paesi in cui i sistemi di protezione sociale sono inadeguati, se non addirittura inesistenti. Questo per i lavoratori e le lavoratrici, ad esempio, ha significato rimanere senza stipendio quando la propria fabbrica ha chiuso i battenti. Nonostante nel 2021 Adidas abbia registrato un utile netto di oltre 2,3 miliardi di dollari, il marchio si rifiuta di pagare alle lavoratrici di otto fabbriche sue fornitrici in Cambogia 11,7 milioni di dollari di salari che spettano loro per i primi 14 mesi della pandemia, pari a 387 dollari per ciascuna. Questo furto salariale e delle indennità di licenziamento si estende ben oltre la Cambogia, lungo tutta la catena di fornitura globale di Adidas.
Per la settimana di mobilitazione, in Italia sono previsti eventi di piazza a Bologna, Milano, Torino, Genova, Firenze, Fidenza, Parma e Roma. Il 28 ottobre, Movimento Consumatori a Torino ha organizzato alle 16.45 un flashmob in via Roma 306.
A questa azioni “fisiche” si affiancheranno, nell’arco di tutta la settimana, azioni online sui social media e mailbombing. Contemporaneamente ci saranno manifestazioni in almeno altre 20 città nel mondo, tra cui Berlino, Los Angeles e Dacca.
*“Pay Your Workers” è una campagna promossa da Abiti Puliti (una delle 14 coalizioni nazionali della Clean Clothes Campaign in Europa) che vede, tra i suoi sostenitori, Movimento Consumatori.